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getulio alviani franco angeli arman (fernandez armand) enrico baj aldo ballo joseph beuys max bill alighiero boetti agostino bonalumi antonio calderara enrico castellani ugo celada da virgilio mario ceroli christo gianni colombo lucio del pezzo sonia delaunay fortunato depero nicolai diulgheroff césar domela piero dorazio lucio fontana piero gilardi camille graeser robert indiana emilio isgrò allen jones ugo la pietra roy lichtenstein verena loewensberg richard paul lohse urs luthi pavel mansurov giuseppe maraniello enzo mari fausto melotti francois morellet ugo mulas bruno munari ugo nespolo mario nigro peter phillips gianni piacentino michelangelo pistoletto fabrizio plessi concetto pozzati ugo pozzo mario radice mel ramos edival ramosa man ray jean-baptiste roosevelt mimmo rotella emilio scanavino mario schifano jesus raphael soto superstudio emilio tadini wassilakis takis joe tilson victor vasarely luigi veronesi renato volpini andy warhol tom wesselmann |
acquarelli gouaches chine altro bozzetti pubblicitari cartoline firmate dipinti disegni fotografia grafiche inviti a mostre libri manifesti e manifesti firmati multipli ornamenti e gioielli d'artista piatti progetti quadri antichi sculture tecniche miste jesus raphael soto nasce a ciudad bolivar, venezuela nel 1924. attualmente alterna la propria residenza tra parigi e caracas, dove ha un atelier. ha lavorato inizialmente come artista commerciale, seguendo successivamente i corsi della scuola d'arte plastica a caracas. dal 1947 al 1950 dirige la scuola d'arte plastica a macaraibo. dal 1950 si trasferisce a parigi e in questi anni nascono le prime opere i cui elementi collocati serialmente nello spazio producono nello spettatore particolari effetti ottici. a partire da questi lavori soto diviene uno dei più rappresentativi esponenti dell'arte cinetica. nel 1969, in occasione di una sua retrospettiva a parigi costruisce il primo dei suoi "penetrabili" di grandi dimensioni (ambienti di plastica o metallo) in cui il visitatore può penetrare. nel 1973 nasce a ciudad bolivar il museo soto d'arte moderna diretto in seguito per alcuni anni dal famoso artista getulio alviani. ha partecipato ad importanti mostre internazionali tra cui la biennale di venezia (1966) e la biennale di san paolo (1996). ha realizzato opere per istituzioni pubbliche e private come i murali per il palazzo dell'unesco a parigi (1970), le opere per la banca di toronto (1977), il forum del centre pompidou in parigi (1987) e per il giardino olimpico di seul (1988). ha esposto in musei prestigiosi come lo stedelijk museum, amsterdam, 1968; la fondazione "museo de bellas artes", caracas, 1971; il museo d' arte moderna di bogotà, 1972; il solomon guggenheim museum a new york, 1974; il palacio de velazquez a madrid, 1982; il museo d'arte contemporanea di caracas e, in giappone, al museo d'arte moderna di kamakura. per il giardino di daniel spoerri ha realizzato un'opera interattiva: il "penetrabile sonoro", una struttura di ferro con 400 tubi. muore a parigi nel 2005. per questo autore sono disponibili: multipli |
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