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getulio alviani franco angeli arman (fernandez armand) enrico baj aldo ballo joseph beuys max bill alighiero boetti agostino bonalumi antonio calderara enrico castellani ugo celada da virgilio mario ceroli christo gianni colombo lucio del pezzo sonia delaunay fortunato depero nicolai diulgheroff césar domela piero dorazio lucio fontana piero gilardi camille graeser robert indiana emilio isgrò allen jones ugo la pietra roy lichtenstein verena loewensberg richard paul lohse urs luthi pavel mansurov giuseppe maraniello enzo mari fausto melotti francois morellet ugo mulas bruno munari ugo nespolo mario nigro peter phillips gianni piacentino michelangelo pistoletto fabrizio plessi concetto pozzati ugo pozzo mario radice mel ramos edival ramosa man ray jean-baptiste roosevelt mimmo rotella emilio scanavino mario schifano jesus raphael soto superstudio emilio tadini wassilakis takis joe tilson victor vasarely luigi veronesi renato volpini andy warhol tom wesselmann |
acquarelli gouaches chine altro bozzetti pubblicitari cartoline firmate dipinti disegni fotografia grafiche inviti a mostre libri manifesti e manifesti firmati multipli ornamenti e gioielli d'artista piatti progetti quadri antichi sculture tecniche miste bruno munari bruno munari nasce a milano nel 1907. a diciott'anni inizia a lavorare presso studi di grafica.entra in contatto coi futuristi della seconda ondata con cui espone alla galleria pesaro in numerose collettive nel 1927,1929,1931,1932. partecipa inoltre ad alcune edizioni della biennale di venezia, della quadriennale romana e della triennale di milano. risale al 1930 la sua prima scultura aerea che apre la strada alla celebre serie delle MACCHINE INUTILI. in seguito si distacca progressivamente dal gruppo dei futuristi, mantenendo una posizione autonoma. nel 1948 è tra i fondatori, con dorfles, monnet e soldati, del movimento arte concreta che propone una visione interdisciplinare delle arti. il suo impegno nel design diventa continuativo a partire dal 1957 quando inizia la collaborazione con la ditta danese di milano. prosegue l'attenzione di munari verso il mondo dell'infanzia progettando il famoso abitacolo, spazio abitabile trasformabile. nel 1979 riceve un altro COMPASSO D'ORO proprio per l'abitacolo. altri premi: menzione d'onore dell'accademia delle scienze di new york, premio andersen, premio della japan design foundation, premio lego, e premio accademia dei lincei. invitato alla biennale di venezia nel 1986, nel 1989 gli è conferita laurea honoris causa in architettura dall'università di genova. muore a milano il 30 settembre 1998. per questo autore sono disponibili: grafiche libri multipli progetti tecniche miste |
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