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getulio alviani franco angeli arman (fernandez armand) enrico baj aldo ballo joseph beuys max bill alighiero boetti agostino bonalumi antonio calderara enrico castellani ugo celada da virgilio mario ceroli christo gianni colombo lucio del pezzo sonia delaunay fortunato depero nicolai diulgheroff césar domela piero dorazio lucio fontana piero gilardi camille graeser robert indiana emilio isgrò allen jones ugo la pietra roy lichtenstein verena loewensberg richard paul lohse urs luthi pavel mansurov giuseppe maraniello enzo mari fausto melotti francois morellet ugo mulas bruno munari ugo nespolo mario nigro peter phillips gianni piacentino michelangelo pistoletto fabrizio plessi concetto pozzati ugo pozzo mario radice mel ramos edival ramosa man ray jean-baptiste roosevelt mimmo rotella emilio scanavino mario schifano jesus raphael soto superstudio emilio tadini wassilakis takis joe tilson victor vasarely luigi veronesi renato volpini andy warhol tom wesselmann |
acquarelli gouaches chine altro bozzetti pubblicitari cartoline firmate dipinti disegni fotografia grafiche inviti a mostre libri manifesti e manifesti firmati multipli ornamenti e gioielli d'artista piatti progetti quadri antichi sculture tecniche miste alighiero boetti torino 1940-roma1994.alighiero boetti esordisce nella seconda metà degli anni sessanta.dopo la prima mostra alla galleria stein di torino nel 1967 partecipa alle manifestazioni dell'arte povera con un lavoro che si distingue dagli altri per lo sperimentalismo espressivo e per la forte attenzione verso la qualità fisica dei materiali. la ricerca di boetti guarda soprattutto alla cultura orientale, alla filosofia e all'alchimia; un linguaggio reinventato utilizzando sistemi matematici e linguistici.l'artista elabora operazioni costruttive elementari, come nelle cataste di eternit del 1966-67, e tautologiche come in "niente da vedere niente da nascondere" del 1969. alla fine del 1972 si trasferisce a roma e inizia a firmare: alighiero & boetti. l'uso del tema del doppio corrisponde spesso a opere realizzate con interventi esterni affidando programmaticamente a più esecutori carte completamente tratteggiate a biro, ricami "mappa" che riproducono un planisferio politico: un mondo colorato dai giochi del potere politico. l'esecuzione dei ricami affidata ad artigiani afgani segna anche l'apertura verso le culture extraeuropee. "autoritratto", del 1993, presenta l'artista come uno sciamano che, con la propria energia creativa, attiva un processo di trasformazione: il calore sprigionato dal corpo fa evaporare l'acqua che, disperdendosi nell'aria, ritorna a far parte del tutto. per questo autore sono disponibili: acquarelli gouaches chine grafiche multipli tecniche miste |
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